mercoledì 21 marzo 2012

The Help





lklk
 MI è piaciuto un sacco.
Certo che non è cambiato molto dagli anni sessanta.
Il razzismo non lo combatteremo mai, purtroppo.

martedì 20 marzo 2012

ROMA con Fabri Fibra..ma anche gli Europe.





Per l'ennesima volta questa week end eravamo a lavorare a Roma.
Mi piace Roma, incontro mille razze e culture diverse tutte sulle stesse scale mobili, vicine, che si sfiorano.
Sento parlare inglese, spagnolo, portoghese, tedesco, russo, italiano e mi piace.
Butto gli occhi dentro a occhi neri, occhi a mandorla, occhi chiari, occhi strabici, occhi chiusi e mi piace.
Dove abito io non è possibile fare amicizia con una donna di colore, non è che non ci sono, non si fanno vedere e più che altro non parlano con nessuno se non con le loro simili;
a Roma sono talmente tante che non sarebbe difficile.

(Ma pensando poi sempre al futuro multietnico che vivrà mio figlio: sono solo io che desidererei che Mattia fosse in un asilo misto, ma talmente misto che riuscirebbe a conoscere tante storie diverse dalla sua tradizione?
Perchè tutte le mamme che mi parlano vogliono che il loro figlio stia solo con gli italiani ?)

Il lavoro di domenica è stato molto lungo ed essendo non proprio romantico e pieno di creatività, ma meccanico e noioso (15000 persone che corrono son antipatiche_ma sai cosa? i primi 50 son sempre uomini di colore e io son troppo felice, loro son più forti ma mica di poco, quando corrono son belli, anche al 42° km dove ero io a fotografare, i bianchi sembra che si smontino, che siano mongolini, che gli stia per prendere un infarto da un momento all'altro_) mi sono permessa di cantare e ascoltare tutti i testi delle canzoni che metteva quello svitato col cappellino (dicesi dj col computer!) che mi stava a 5 metri di distanza.

Ad un certo punto mi si è piazzata davanti a tutto volume la canzone degli Europe "The final countdown"... son tornata ai flash delle elementari con la mia amica Chiara quando cantavamo questa canzone a squarciagola, quanto ci piaceva e quanto mi piace ancora adesso.
Nel momento in cui parte quella schitarrata pazzesca ho smesso di scattare fotografie, dai, mi è partita la testa e ho chiuso gli occhi.stupenda.

Poi mi si sbriciolano le orecchie quando arriva Fabri Fibra che mi canta Rap Futuristico (a bi ) Rap Futuristico ( a bi a Bi a bi), che poi lui lo sà che non è una cima di testo sta canzone, ma lui è Fibra e automaticamente farà tanti soldini, mica scemo. Gli scemi siamo noi. Le pecore siamo noi. 




Mi piace questo lavoro perchè viaggio, non posso stare senza, viaggiamo ogni week end e mi sento bene, il gruppo di persone è bizzarro e questo mi piace, non condivido veramente nulla con loro quindi mi interessa sentire i loro ragionamenti.

Fino a che non partiremo la storia sarà questa.

giovedì 15 marzo 2012

Partire, questo è il punto.


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Intanto che mio figlio cresce a dismisura, dice cose da grandi tipo:" cod'è quetto? dabbeo? e allola?"
(cos'è questo? davvero? e allora?) e altri discorsi simili e io me lo godo e lo amo da impazzire, (secondo me è bellissimo (va beh, grazie, son la su mamma!),
noi non demordiamo con l'unico pensiero che ci martella in testa: Partire.
Sì perchè, dai, basta, è da quando siamo tornati dall' Australia che ce ne vogliamo riandare.
_Divagando col dito sul mappamondo come due malati ossessionati e compulsivi troveremo la nostra via_
Le menti pazzoidi hanno fatto sì che Mattia sia iscritto a due asili, uno non proprio vicino all'altro, diciamo uno in Italia e uno no.

Poi diciamo che tra meno di un mese ripartiremo ma torneremo, o magari non torneremo, magari.

Forse pochi capiscono il nostro stato d'animo , è una roba proprio strana  che penso addirittura che uno solo, uno con cui impazzisco in lunghe telefonate allucinanti sà cosa voglio dire, perchè lui e la sua metà, son messi proprio uguale a noi.
Ogni cosa, ogni maledetta cosa, ogni discorso, ogni ragionamento và a finire lì. (monotematico è?)
Poi ci son le risposte a medio/lungo termine: non chiedetemi robe a medio/lungo termine, vi dico sì sì..ma tanto penso: sèè col cavolo che son qui.

Quello che bisogna fare è una lista dei PRO e una dei CONTRO tra una meta e l' altra.
Prendi un foglio, una penna e ti siedi vicino a colui che è fuori come un balcone proprio come te.
 Poi magari salta fuori che il clima caldo, cazzarola, è proprio vitale per l'umore, la psiche, il fisico e allora tagli via già una bella fetta di mondo.

E che questo, dai, potevi ponderarlo prima, molto prima di faticare dei mesi.

Ma se vai in un posto con quegli occhi lì, con gli occhi diversi, tutto cambia, diventi esigente all'ennesima potenza. E allora? allora cerchiamo.

Ognuno ha le proprie crisi di astinenza, io se non prendo un aereo da un pò, comincio ad alzare la testa ad ogni striscia bianca che vedo in cielo e a divagare sulla rotta.
E se non rimango all' estero almeno ... anni, non sarò mai soddisfatta.
Sai che palle tutta la vita dicendosi:" aahh, ma se lo facevo, aahhh."

A questi sogni ci stiamo alle calcagna, oramai li raggiungiamo, sì sì.
Dei calci in c**o gli diamo a sti sogni.
Poi non dirmi che non inseguo i miei sogni perchè più fissa di così......

Penso alla valigia. Penso al posto nuovo che sarà un' isola.
Di nuovo un'isola.