mercoledì 24 agosto 2011

TRAITEUR MAROCAIN e altre amenità Parigine

Dalle campagne Ravennati si è partiti stamani, sul presto.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando ho prenotato questo viaggio in internet per fare il regalo speciale del 60° compleanno della mamma.
Ancora l' Australia era solo una teoria, e quando si è fatta pratica, in 4 e 4 otto si è partiti, facendo diventare così il nostro viaggio Parigino in attesa da 6 mesi, lì, nella casella di Expedia.it la Teoria e non più la Pratica.
Si sono invertiti i ruoli questi luoghi che dovevamo vivere.

Tutto è successo, bello e avventuroso, ma oramai di Parigi ne sentivo solo il rumore lontano, riuscivo a rimediare solo la metà dei soldi della prenotazione intera, ma nulla in confronto a viverla, ancora, per la terza volta.

Invece mai dire mai.
Ho vissuto l' Australia e ora sono a Parigi.
Un incastro perfettamente perfetto.

Io e mamma, sole.
Questo vuole dire prendersi un tè senza correr dietro a nessuno, senza avere 50 occhi che controllano un diavoletto che frulla ovunque.
Ogni tanto ci vuole proprio.

Sostiamo in questo hotel.
La nostra via: Rue Louise Michel.
E' una via molto animata e carinissima.

Dopo il viaggio in auto, poi due voli, poi il treno, poi due metro, siamo arrivate verso sera e abbiamo perlustrato solo il nostro quartiere...


Poi la nostra via ci regala un' infinità di culture e sapori da tutto il mondo e figurarsi se io non mi innamoravo di una trattoria marocchina coi fiocchi.
"Aladin" Traiteur Marocain
L' odore speziato ci ha stregato e abbiamo ordinato un kebab con patate fritte.
Puoi prenderti tutta la boccia di maionese se vuoi, puoi portartela al tavolo e squizzarla sulle patate e anche all' angolino del piatto, così ci tuffi meglio il tutto.

La mamma non si attacca alla lattina di Fanta...va beh, ha ragione anche lei, non è che sia il massimo della pulizia così dice al garson "Scusi, una cann..una cannush?" e il ragazzo capisce subito perchè il linguaggio dei gesti è sempre il numero uno nel mondo.. ma la cannush?? chissà cos'è.. e più che altro: come si dice cannuccia in francese? :)))

La mamma vuole un tovagliolo, mmhh, ma dai che le mani le hai pulite, prendi sù e addenta.
Tira fuori i fazzoletti per poi scoprire che il tovagliolo c' era, era incastrato tra il vassoio e la tovaglietta marocchina.
Vedi, non ti fidi, guarda che ne sanno a pacchi gli arabi, a me piacciono proprio tanto.
(Sì, va beh, poi dipende, mica sono tutti così adorabili...)

La mamma vuole pagare subito, prima di mangiare.
Ma va là, rilassati.
Paghiamo dopo, te lo dice anche il garson.

Ci gustiamo troppo in fretta il nostro piattone arabo e siamo gonfie come dei palloni.
Guardiamo 3 minuti di soap opera in arabo poi se non ci alziamo ci viene una biocca che il garson deve ospitarci per dormire.


Alla cassa parliamo in franco-inglese col padrone.
Ci chiede da dove veniamo. Italy.
Barlusconì.
Come? ah, Berlusconi.
(Ma uffa che vergogna)
Lui mi fà segno col suo dito indice e se lo passa sulla gola, tipo Benigni nel film Jonny Stecchino quando dice:
..e se non paghi le banane a Palermo, tzz, caput!
...e poi mi dice che è un mafioso e lui e Gheddafi..fifty fifty.
Sì sì lo sò, dico io.
(Ma uffa che vergogna)
Abbiamo scherzato, i nostri amici marocchini sono simpatici ed essendo nella nostra via...
penso che ritorneremo presto......

A bientot.

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